DESIGNED IN ITALY come VORREI MA NON POSSO. Il MADE IN ITALY è un'altra storia

Eri sicuro di avere una bussola quando sei partito, ma poi hai scoperto di avere un buco nella valigia, nel bel mezzo del Kinabatangan River. Per fortuna c'era la tua guida ad aspettarti all'altro guado del fiume, altrimenti sarebbe stato impossibile orientarsi nel bel mezzo della giungla.

Nel mezzo del Far West invece, non ci sono guide, ma solo miraggi onirici pronti a trarci in inganno. E io mi sento proprio così, come un robot in una Westworld costruita in nome della scalability, senza sentimenti, nè regole. Un mondo finto, spietato, alieno alla bellezza della terra in cui viviamo.

Dopo tutto abbiamo visto ghiacciai sciogliersi, cieli diventare grigi, fiumi scorrere viola, balene annegare nei mari di plastica. Non ci piace tutto questo, proviamo a reagire, a voler essere quella singola goccia che insieme alle altre spera di diventare una cascata. Ma la realtà che ci circonda è più forte di noi, ha preso il sopravvento ed è sempre più difficile andare contro corrente. L'industria della moda è tra le più inquinanti al mondo e ormai sempre più persone cominciano ad acquisirne consapevolezza, cercando di acquistare in modo etico. Ma proprio a causa di questa consapevolezza sempre più diffusa, anche il Green Washing viene messo in pratica da un numero sempre maggiore di aziende, che cercano di apparire eco-friendly agli occhi del consumatore.

Un tempo esisteva il capo MADE IN ITALY che era davvero fatto in Italia in tutto e per tutto. Neanche ci si poneva la domanda e, anzi, in Italia c'erano così tanti laboratori sartoriali e così tanta qualità che era impossibile soltanto immaginare che saremmo arrivati a vestirci di plastica al limite dell'usa e getta. I nati negli anni '80 come me hanno il privilegio di ricordare la bellezza non solo per gli occhi ma anche per il tatto. 

E oggi tante aziende cercano di rievocare quei tempi ormai andati sventolando fieri l'etichetta del DESIGNED IN ITALY che è un po' come dire "vorrei ma non posso". Perché il messaggio che vuole passare è che quello sia un capo italiano, ma in realtà non lo è. E sinceramente non ci trovo niente di male se viene realizzato altrove, purché sia fatto con etica e in aziende certificate. Però dimmelo per favore e con fierezza. Perché me lo scrivi talmente piccolo che fatico a trovarlo?

Ma perché scrivo tutto questo?  

Perché è importante dare voce a brand, come il mio, che disegnano e che producono qui in Italia e perché è grazie a questi brand che i laboratori artigiani, anche se pochi, ancora esistono qui in Italia. È importante continuare a produrre nel nostro paese per far sì che i nostri valori e tradizioni non vadano persi. Il nostro obiettivo, sin da quando abbiamo aperto, è sempre stato quello di mantenere e divulgare i valori dell'artigianato italiano. Per questo motivo abbiamo deciso di offrire ad altri marchi la possibilità di avvalersi del nostro know how per la creazione di collezioni che vogliono mantenere una filiera totalmente italiana. Da oggi è disponibile quindi, sul nostro sito web, il nuovo servizio di CONSULENZA. Consulenza stilistica e tecnica, creazione di cartamodelli, prototipia e altri dettagli che potete scoprire direttamente visitando la pagina dedicata a questo link. Chiaramente restiamo sempre nel nostro settore, quindi mute da surf, costumi da bagno e abbigliamento tecnico sportivo. Di volta in volta valuteremo le proposte che ci vengono fatte.

Cinzia Dell'Omo

Founder Seangolare 

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